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Augustine


Descrizione

Sara Baggini è una cantautrice, nata sulle Alpi, in seguito trasferitasi a Perugia, dove si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti. Lo pseudonimo “Augustine” è tratto dal nome dell’isterica protagonista del saggio di Georges Didi-Huberman, L’invenzione dell’isteria. La paradossale condizione dell’isteria è infatti assunta dall’autrice come paradigma del fare artistico, specialmente in quanto legato ad una complessa e problematica sensibilità femminile. 

L’immaginario delle sue canzoni è alimentato dalla letteratura (Virginia Woolf, Sylvia Plath…) e dalla pittuta (i Preraffaelliti e Dante Gabriel Rossetti). La maggior parte delle influenze musicali provengono dalla scena britannica post-punk, dream-pop e dark degli anni ’80 (Cocteau Twins, Dead Can Dance, This Mortal Coil, Siuoxsie And The Banshees…), ma anche da cantautrici ed artiste da lei amate (Kate Bush, Sinead O’Connor, PJ Harvey, Agnes Obel, Bjork, Enya, Julianna Barwick, Meredith Monk…). 

Realizza nel 2010 il suo primo album in home-recording, One Thin Line, fruibile gratuitamente su www.archive.org. La raccolta include sette brani inediti, composti, registrati e mixati in poche settimane, in totale autonomia. Gli arrangiamenti sono essenziali ed includono soltanto una o due chitarre, percussioni e numerose tracce vocali che vanno a formare dei cori, caratteristica che diventerà centrale nei lavori successivi.

Con la realizzazione dall’album auto-prodotto Alas Laika, il 2013 vede il coronamento dell’omonimo progetto, frutto della collaborazione con il compositore e tastierista abruzzese Giovanni Ferranti. Cori e chitarre sposano qui un’elettronica dalle atmosfere wave e showgaze, talvolta trip-hop, con risultati imprevisti. 

Previsto per febbraio 2018 il lancio del suo terzo album in home-recording, Grief And Desire, concepito come una sorta di diario o romanzo autobiografico, all’interno del quale le tracce costituiscono dei paragrafi. Si tratta di un lavoro di natura intima ed introspettiva, che rispecchia anche il luogo in cui è nato (una piccola, vecchia casa nella campagna umbra, dove la cantautrice attualmente vive). Qui suona, registra, programma e mixa ogni singolo strumento (chitarre, basso, percussioni, batterie elettroniche, tastiere e synth), portando gli arrangiamenti e le armonie vocali ad un grado maggiore di pienezza e densità. È in seno a questo progetto che nasce la collaborazione con il chitarrista Filippo Simonetti, con il quale si esibisce dal vivo.

 

Temi ricorrenti sono malattia, ipocondria, perdita, lutto, assenza, distanza, amore nascente e abbandono, colpa, biasimo, estasi e caduta. L’onirico ed il delirio – al confine con la consapevolezza – sono percepiti come i soli linguaggi possibili per generare senso. L’artista è oggetto e soggetto allo stesso tempo e, come l’isterica, nell’immagine di sé trova finalmente la propria identità: distorta, frammentata, eppure l’unica. 



Contatti

Strada della Bruna 55 Perugia (Perugia)

+393332769202