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“La tazza delle parole”, il primo album di Stefano “Steve” Manfroi


Lo stupore” è primo singolo tratto dell'atteso disco di Steve Manfroi intitolato “La tazza delle parole”, prodotto da Giovanni Ferrario e distribuito da (R)esisto.

"Lo stupore" è un brano spumeggiante che coniuga ritmi sudamericani mariachi a parole calibrate che hanno il sapore della musica d'autore di tempi più lenti di quelli attuali. Steve Manfroi del resto non è il cosiddetto "giovane di primo pelo", né l'esordiente alle prime armi. Si intuisce infatti già dal primo ascolto lo spessore di un artista che non solo canta parole intense e personali sullo stato delle cose, ma soprattutto sa come farlo, senza presunzione ma lungi dall’annoiare: "Lo stupore", aspetto da tenere in grande considerazione, è adatto tanto a un pubblico dal palato consolidato, oseremmo dire fino, quanto eterogeneo, in virtù dei ritmi briosi che coinvolgono sin dalle prime battute, rendendo il brano adatto a qualunque tipo di passaggio radiofonico, dal più leggero all'impegnato. "Lo stupore" è stato diretto da Giovanni Ferrario, produttore e chitarrista tra i più in vista della scena psichedelica/indie del nostro paese. Un pioniere che ha fatto la storia della psichedelia tricolore, affermato anche internazionalmente. Al punto di avere lavorato con nomi di punta del rock alternativo come P.J. Harvey, John Parish, Rokia Traorè, Hugo Race, Annie Hall... mentre tra i nomi italiani di spicco vanta collaborazioni con Morgan, Scisma, Le Luci della Centrale Elettrica, Giulio Casale, Cesare Basile, Guru Banana, Sepiatone...

Steve Manfroi, milanese ma bresciano di adozione, ha alle spalle studi di pianoforte e clarinetto al conservatorio Giuseppe Verdi che porta avanti in parallelo a studi di recitazione presso i corsi del Teatro Officina e al CTA di Milano. Nel 1986 Stefano si innamora della chitarra e fonda i Panico, band psichedelica che diventa di casa nei locali alternativi della capitale lombarda. Nel 1990 è la volta degli i Pronunciato i, che da leader trascina nel 1993 a vincere il concorso di A.NA.GRU.N.BA come migliore band emergente lombarda, e nel giro di due anni a incidere altrettanti Cd: “La luce blu” (1994) e “Bassimondi” (1996). La sua facilità e abilità di scrittura producono nel 1994 “Pinocchio di Russia”, pamphlet che raccoglie poesie originali e testi di canzoni che qualche tempo dopo diverranno la base di uno spettacolo teatrale approntato insieme all’attrice Francesca Garioni, al percussionista Aligi Colombi, e alla tastierista Michela Manfroi (ex componente degli Scisma) col titolo “Papà Madeleine - Canzoni parlate o poesie cantate?”, al quale farà seguito il Cd “Papà Madeleine - Pinocchio di Russia” (1999).

Il nuovo millennio vede Stefano protagonista del duo Affinity insieme alla batterista Giudy G., il cui unico Cd, “Prowine”, esce nel 2005. Nel 2008 Stefano compone le musiche che contornano l’installazione Let’s Go Transformers dell’artista Silvio Motta, e partecipa come attore alla performance “Beat Generation” organizzata dal Teatro dei lumi. L’anno seguente è nel cast di “Reietti” – altra produzione del Teatro dei lumi in ricordo della giornalista russa Anna Politkovskaja, testimone degli orrori di guerra in Cecenia – e ancora nel 2009 “Luci sotterranee” degli i Pronunciato i viene ripubblicato con l’aggiunta di brani dal vivo e rimasterizzato.

Negli anni tra il 2010 e il 2020 Stefano ha continuato a scrivere le musiche per le piece contro la violenza sulle donne dell’attrice Francesca Garioni: “Storie di donne”, “Se dico amore”, “Nel bene e nel male”; e fondato il gruppo I vagabondi del Dharma col quale ha suonato dal vivo in più occasioni tra le province di Brescia e Milano e nel 2019 prodotto il Cd-EP “Rebeca e altre storie”. Nello stesso anno la casa editrice FUOCOfuochino pubblica il suo racconto “Risotto” in una antologia che raccoglie i testi di prestigiosi autori come Enrico Baj, Bianca Pitzorno, Elena Pontiggia tra gli altri, illustrata da Alberto Casiraghi.

Nel 2023 sarà pubblicato, per la prima volta a nome di Steve Manfroi, l’atteso Cd “La tazza delle parole” prodotto da Giovanni Ferrario e distribuito da (R)esisto.

Crediti

Steve Manfroi: voce, chitarre.
Giovanni Ferrario: chitarra elettrica, basso, voci, batteria, percussioni sciamaniche.
Michela Manfroi: piano, tastiere. Maurizio Giannone: percussioni, voci.
Roberto Giannone: chitarre, voci, piano preparato.
P. Luigi Taddeucci: tromba.
Stefano Zeni: violino.
Testi: Steve Manfroi.
Musica: Steve Manfroi e Giovanni Ferrario.
Produzione: Giovanni Ferrario.
Registrato nel 2022 da Maurizio Giannone ai Corimè Studios e Giovanni Ferrario ai Bipolars Studios.
Mixato da Simone Piccinelli e Giovanni Ferrario presso La buca Recording Club.
Foto: Lorenzo Baccinelli , Jason Briganti
Grafica: dott. Catania.
Distribuzione : (R)esisto distribuzione

www.facebook.com/stefano.manfroi www.instagram.com/stevmanfroi





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