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Mattia Campisi - Paracadute dal 24 Febbraio 2023


Il 24 Febbraio esce su tutte le piattaforme digitali  il nuovo singolo del giovane cantautore Mattia Campisi.
Mattia Campisi, classe 2004, è un giovane cantautore italiano.
Inizia a scrivere le prime canzoni all'età di 13 anni, un anno dopo intraprende lo studio del pianoforte e a 17 anni si appassiona all'ukulele.
L'intimo rapporto che ha sviluppato negli anni con la musica lo ha portato a definirla " la sua migliore amica", l'unica che lo capisce veramente, l'unica che lo fa sentire libero.
Nei suoi testi traspare un sentimento di incertezza, caratteristica dell'età adolescenziale, il quale lo porta ogni giorno a riempire fogli bianchi che gli permettono di staccare, abbandonando il peso della quotidianità.
Frequenta l'ultimo anno del liceo Musicale di Monza, ambiente in cui ha potuto approfondire lo studio della musica classica e pop. Il suo è un repertorio in continua evoluzione, ricco di esperienze, sentimenti ed emozioni.
Le esibizioni live sono la ragione della forza del suo imprescindibile rapporto con la musica: l'unione, il calore e la connessione che si creano tra pubblico e artista sono ciò che lo portano a sognare ad occhi aperti, in quel momento tutto il male del mondo cessa di esistere.

Paracadute

Paracadute è una canzone molto intima, nata dal bisogno di esprimere la forza che solo in alcuni rapporti, caratterizzati da una certa profondità, si può cogliere.
Quando l'amore colpisce il cuore risponde, nel testo l'autore vuole esprimere le emozioni, il comportamento e le domande che, spontaneamente, sorgono ad un adolescente dal momento in cui viene trafitto dalla freccia di quel sentimento che noi tutti chiamiamo "Amore".
Amore che non sempre si prospetta essere come si desidera, si parla di una situazione posta a metà tra il bene incondizionato e l'incertezza più estrema.
Il paracadute, usato nel testo in maniera metaforica, è quel mezzo, che dopo una forte emozione data dal salto nel vuoto, ci salva dall'inevitabile schianto che faremmo contro al suolo; o forse, sarebbe più corretto dire che "ci dovrebbe salvare..."
Infatti, quel "Paracadute" di cui tanto si parla non sempre si apre.





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