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Festival delle Ciaramelle per Amatrice


Il prossimo 12 novembre si svolgerà a Perugia il “Festival delle Ciaramelle per Amatrice”, rassegna che raccoglie numerosi eventi musicali che vedranno impegnati numerosi musicisti in vari luoghi della città. Coordinato dall’etnomusicologo amatriciano Giancarlo Palombini, ed organizzato dall’associazione FOR.MU.S. e Blogfoolk, con il patrocinio del Comune di Perugia, l’Università degli Studi di Perugia e la collaborazione di soggetti del territorio, il festival nasce con lo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione di Amatrice. Tutte le iniziative sono a ingresso libero con offerta.

La manifestazione è legata al “Festival delle Ciaramelle”, la cui prima edizione si è svolta ad Amatrice dal 5 al 7 agosto scorso. Nella sua conformazione originale, il Festival è un progetto articolato e calibrato sull’idea di convogliare ad Amatrice una serie di riflessioni sulle musiche popolari locali, le ciaramelle, l’ottava rima, il saltarello, ma anche il contesto sociale, paesaggistico e ambientale. In questo senso gli interventi sono stati numerosi e nei tre giorni di festival si sono alternati studiosi, musicisti, suonatori locali e non, oltre che alcune associazioni che si occupano della tutela e valorizzazione della storia culturale e del paesaggio circostante (CAI). Il progetto poggiava su una programmazione orientata non solo alla performance di piazza ma piuttosto allo studio, alla conoscenza, all’elaborazione anche collettiva delle informazioni che inquadrano (sia localmente che non) le diverse forme di espressioni popolari.

Nella zona dell’Alta Sabina, comprendente la conca amatriciana e le alte valli del Tronto e del Velino, è presente e ancora in uso uno strumento musicale bicalamo con otre che non ha riscontri nel panorama delle zampogne italiane, costituendo di fatto un unicum: le ciaramelle. Secondo Roberto Leydi questo strumento può essere considerato “l’erede della zampogna latina, a sua volta derivazione delle tibiae, o aulos frigio”. Accanto alle ciaramelle sono vive nella zona la tradizione dell’improvvisazione poetica in ottava rima o canto a braccio, del canto a ciaramelle e del saltarello amatriciano. Su queste tradizioni, e soprattutto sulle ciaramelle, gli studi etnomusicologici hanno preso avvio alla fine degli anni 70’. Nel 1984 è stato pubblicato sulla rivista della Società italiana di etnomusicologia “Culture musicali” il primo studio scientifico dal titolo “Sulle ciaramelle dell’Alta Sabina”, nel quale Piero G. Arcangeli e Giancarlo Palombini approfondivano l’indagine musicologica sul repertorio dello strumento. Nel 2014 i due autori, insieme a Mauro Pianesi, terminano il loro lavoro trentennale sulle ricerche etnomusicologiche in questo territorio, pubblicando il volume con Cd “La sposa lamentava e l’Amatrice… Poesia e musica della tradizione alto-sabina” (editore Morlacchi, Perugia).

Dopo l’evento sismico che ha colpito la città, riteniamo quanto mai urgente far conoscere la cultura amatriciana di tradizione orale, perché siamo convinti che, per far risorgere Amatrice, è fondamentale mantenere viva la sua cultura.
L’evento di Perugia mira a raccogliere i fondi per la ricostruzione del Centro Culturale San Giuseppe di Amatrice, dove si sono svolti, tra l’altro, alcuni dei concerti del Festival di agosto, ma vuole anche sottolineare la ricchezza culturale dell’area, ponendo l’attenzione sulle musiche e, in generale, sulle forme espressive tradizionali. Espressioni che, per motivi diversi, hanno mantenuto alcune peculiarità che non possono essere trascurate, né sul piano scientifico, né su quello più inclusivo e auspicabilmente trasversale delle politiche culturali.

Il “Festival delle Ciaramelle per Amatrice” sarà inaugurato alle 10.30 all’aula magna dell’Università di Perugia con l’incontro-concerto dal titolo “Le tradizioni musicali e poetiche di Amatrice e dell’Alta Sabina”, a cura di Piero G. Arcangeli e Giancarlo Palombini. L’evento sarà introdotto dal Magnifico Rettore dell’Università prof. Franco Moriconi e vedrà la partecipazione del ciaramellaro Andrea Delle Monache, del tamburellista Franco Moriconi, dei poeti a braccio Paolo Santini e Pietro De Acutis, della cantante Susanna Buffa, che proporranno esempi musicali dal vivo.
Alle 16.00, nel Complesso monumentale di San Pietro, i poeti a braccio e i ciaramellari apriranno “Manufatto in situ 10: Laboratorio-residenza per una cartografia artistica”, in programma tra le iniziative di “Umbria Libri”, la rassegna letteraria organizzata dalla Regione Umbria.

Gli eventi del pomeriggio continueranno nei luoghi più centrali della città, come Corso Vannucci, dove alle 16.30 inizierà la performance della Percussion Street Band #assaltoritmico, diretta da Stefano Baroni e Gianni Maestrucci, e si terrà la roda di Capoeira del gruppo Coquinho Baiano. A Piazza IV Novembre, ci sarà, alle ore 17, l’evento “Il saltarello incontra la pizzica”. In questo caso si tratta di una serie di performance a cura dell’associazione culturale “Tarantarci” e di Alessandro Calabrese, con suonatori di ciaramelle amatriciane, organettisti, tamburellasti e ballerini di saltarello di Amatrice e di pizzica salentina.

Dalle 17.30, all’Auditorium di Santa Cecilia, si esibiranno tre gruppi corali: “Nota so e le Unisone” (dir. M° Marta Alunni Pini), “Calicante" (dir. M° Barbara Valentino) e “Colle del Sole” (dir. M° Paolo Ciacci) e, a seguire, il quartetto composto da Carlo Bava (ciaramelle), Ilario Garbani Marcantini (zampogna), Andrea Passoni (corno delle Alpi) e Maria Cristina Pasquali (narrazione), con lo spettacolo “Confini, conflitti e confetti”.

Il concerto finale si svolgerà, a partire dalle 20.30, alla Sala dei Notari. Sarà aperto dai suonatori e poeti amatriciani e vedrà la partecipazione di artisti di spicco del panorama musicale nazionale e internazionale. Nell’ordine si esibiranno Susanna Buffa e Nora Tigges, l’ensemble Sonidumbra (Gruppo per lo studio, la ricerca, la riproposta della musica di tradizione umbra), il trio composto da Goffredo Degli Esposti, Raffaello Simeoni e Gabriele Russo (con Massimo Giuntini), il trio Giuseppe “Spedino” Moffa, Alessandro D’Alessandro e Massimo Giuntini, il duo Gabriele Mirabassi e Riccardo Tesi, e infine l’ensemble abruzzese Il Passagallo.

Dopo il concerto, chi vuole può unirsi alla cena “Amatriciana solidale”, che si svolgerà alle 23.30 alla Sala “G. Miliocchi” in Corso Garibaldi 136, organizzata dalla Società operaia di mutuo soccorso fra gli artisti e gli artigiani di Perugia. Prenotazione obbligatoria al n. 3402831959.




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