Carry Me Home
"CARRY ME HOME" è il primo disco dei romani NoiseBusters uscito nell'aprile 2014. La band (alle tastiere Edoardo Cofano, alla chitarra Matteo Camerini, alla voce Andrea Lupi, alla batteria Flavio Galassetti ed al basso Shaun Orsolini prima e Giulio Francia poi) registra questo disco sotto le influenze del rock più puro dimostrando però originalità nelle composizioni ed una genuina personalità negli arrangiamenti.
Addentrandoci nello specifico dei brani troviamo "MALINCONIA" : si tratta di un brano (in italiano) che si apre con un interessante connubio piano e voce che delinea una traiettoria sonora intraprendente ed esalta enrtrambi i protagonisti della canzone (soprattutto la voce nella coda del pezzo). Con l'entrata della sezione ritmica tutto acquista completezza e il brano acquista scioltezza e groove. Emerge anche un'ottima orecchiabilità e una melodia facilmente riconoscibile. Molto azzeccato, inoltre, è il solo del pianoforte che dona un tocco di fascino in più al brano.
"A NOISE'S INTERLUDE" è un intermezzo strumentale ricco di spunti interessanti da cui si evincono chiare capacità tecniche e un gusto sopraffino riguardo una certa ricerca dei suoni: il basso ipnotico ripete all'infinito il suo giro mentre gli altri strumenti gli ricamano sopra un vestito sonico intrigante.
"DREAM OF A NIGHT" è un pezzo che esordisce come una piccola ballata sgangherata. Il brano è in inglese e ha un incedere che appassionerà l'ascoltatore: è come una cantilena che racconta un sogno notturno; chissà come finirà...
"CAN I HAVE JUST A PERFECT DAY" ha un approccio più massiccio sin dalle prime note. Qui il rock si fa più intenso e la voce assume tonalità più 90s e mette in risalto una potenza vocale molto interessante.
"FORGET MY LIFE" è un brano che si snoda lungo una struttura prevalentemente soft rock che esplode nella seconda parte, sia dal punto di vista melodico che vocale.
"LITTLE MEMORIES" è un brano intimo che sussurra di ricordi di infanzia, lontani nel tempo. Il brano è in inglese (come la maggior parte) ed è costruito su un giro di arpeggi molto coinvolgente, sul filo delle buone sensazioni.
Una bella scoperta i NoiseBusters che riportano alla mente il buon rock del passato riuscendo però ad attualizzarlo con incroci melodici molto interessanti. Complimenti!
antonio giovanditti
Addentrandoci nello specifico dei brani troviamo "MALINCONIA" : si tratta di un brano (in italiano) che si apre con un interessante connubio piano e voce che delinea una traiettoria sonora intraprendente ed esalta enrtrambi i protagonisti della canzone (soprattutto la voce nella coda del pezzo). Con l'entrata della sezione ritmica tutto acquista completezza e il brano acquista scioltezza e groove. Emerge anche un'ottima orecchiabilità e una melodia facilmente riconoscibile. Molto azzeccato, inoltre, è il solo del pianoforte che dona un tocco di fascino in più al brano.
"A NOISE'S INTERLUDE" è un intermezzo strumentale ricco di spunti interessanti da cui si evincono chiare capacità tecniche e un gusto sopraffino riguardo una certa ricerca dei suoni: il basso ipnotico ripete all'infinito il suo giro mentre gli altri strumenti gli ricamano sopra un vestito sonico intrigante.
"DREAM OF A NIGHT" è un pezzo che esordisce come una piccola ballata sgangherata. Il brano è in inglese e ha un incedere che appassionerà l'ascoltatore: è come una cantilena che racconta un sogno notturno; chissà come finirà...
"CAN I HAVE JUST A PERFECT DAY" ha un approccio più massiccio sin dalle prime note. Qui il rock si fa più intenso e la voce assume tonalità più 90s e mette in risalto una potenza vocale molto interessante.
"FORGET MY LIFE" è un brano che si snoda lungo una struttura prevalentemente soft rock che esplode nella seconda parte, sia dal punto di vista melodico che vocale.
"LITTLE MEMORIES" è un brano intimo che sussurra di ricordi di infanzia, lontani nel tempo. Il brano è in inglese (come la maggior parte) ed è costruito su un giro di arpeggi molto coinvolgente, sul filo delle buone sensazioni.
Una bella scoperta i NoiseBusters che riportano alla mente il buon rock del passato riuscendo però ad attualizzarlo con incroci melodici molto interessanti. Complimenti!
antonio giovanditti
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