BBLEC

BBLEC: marchigiani di nascita, nascono nel 2013 dall'idea di Luca Cerigioni e Boris Bartoletti marcando subito il loro sound con una ben pensata mescolanza di rock e pop.
Si sa poco di loro come band, forse li si conosce più come musicisti individuali, soprattutto perchè è un progetto molto giovane. Difatti il 12 febbraio di quest'anno, pubblicano il loro primo video So Love, pezzo molto ben bilanciato tra l'acustico e il rock, che si è guadagnato a pieni voti un posto in contest noti e molteplici passaggi in radio.
Nel frattempo però, hanno pubblicato la preview del loro primo e omonimo album formato da 10 tracce, da cui si può ascoltarne un assaggio di 40 secondi ciascuna.
E già dalla preview si capisce la mescolanza e la sperimentazione di suoni differenti:
D'Incanto apre l'album con un tono elettronico, la parte strumentale semplice ma ben strutturata per il tipo di pezzo, passando poi il singolo So Love, Illusione molto più pendente verso il rock alternative (che mi ricorda un po' i Pearl Jam degli anni d'oro), una romanticissima Forse E' Così al pianoforte e chiudendo infine con un altro pezzo bello rockettaro, Vivi.
Una cosa che mi ha colpito subito è l'uso alternato della lingua italiana e della lingua inglese, cosa abbastanza insolita per le band italiane, in secondo luogo è la sperimentazione di suoni di cui parlavo: si riescono ad individuare alcuni riff quasi country, riverberi della voce alla Duran Duran etc, insomma moderno e non uniti in connubio orecchiabile e piacevole.
Decisamente un progetto da seguire con attenzione!
Martina Di Berardino
Si sa poco di loro come band, forse li si conosce più come musicisti individuali, soprattutto perchè è un progetto molto giovane. Difatti il 12 febbraio di quest'anno, pubblicano il loro primo video So Love, pezzo molto ben bilanciato tra l'acustico e il rock, che si è guadagnato a pieni voti un posto in contest noti e molteplici passaggi in radio.
Nel frattempo però, hanno pubblicato la preview del loro primo e omonimo album formato da 10 tracce, da cui si può ascoltarne un assaggio di 40 secondi ciascuna.
E già dalla preview si capisce la mescolanza e la sperimentazione di suoni differenti:
D'Incanto apre l'album con un tono elettronico, la parte strumentale semplice ma ben strutturata per il tipo di pezzo, passando poi il singolo So Love, Illusione molto più pendente verso il rock alternative (che mi ricorda un po' i Pearl Jam degli anni d'oro), una romanticissima Forse E' Così al pianoforte e chiudendo infine con un altro pezzo bello rockettaro, Vivi.
Una cosa che mi ha colpito subito è l'uso alternato della lingua italiana e della lingua inglese, cosa abbastanza insolita per le band italiane, in secondo luogo è la sperimentazione di suoni di cui parlavo: si riescono ad individuare alcuni riff quasi country, riverberi della voce alla Duran Duran etc, insomma moderno e non uniti in connubio orecchiabile e piacevole.
Decisamente un progetto da seguire con attenzione!
Martina Di Berardino
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