FUORI ORA Nerone - LEUNA
In questa canzone intrisa di nostalgia contemporaneamente sognante ed amara, sembra non esserci spazio per un lieto fine.
Ogni verso, ogni parola, ritengono di non dover lasciare nessuna speranza a quest'amore, che pare nutrire solo l'esigenza di esaurirsi in fretta.
Ma “Nerone” è promessa. “Nerone” è miracolo.
I verbi mai citati esplicitamente "bruciare" e "durare" - rigidamente antitetici e dichiaratamente incompatibili – sorreggono l’intera struttura narrativa, nel tentativo di ribaltare la constatazione cinica per cui non è possibile che in amore, sia solo pensabile una loro coesistenza.
É in questa coesistenza, invece, che accade il miracolo: Bruciare per durare. Bruciare per far convergere una storia dichiaratamente destinata al disastro, nell'unica direzione ora possibile: l'eternità.
Un amore imperfetto, che accusa ogni colpo che gli viene inflitto, un amore che non è immune allo scorrere del tempo e agli inevitabili cambiamenti che questo porta. Un amore stanco che a stento si riconosce nell'altro, ma che non vuole smettere di crederci («Anestetizza i miei sentimenti e/ ricoprimi di baci tutti i dubbi»). È un amore che anche davanti alle rovine, spera di potersi ritrovare, di poter invecchiare insieme («per sempre fermi ad ascoltare/ le storie in fondo al mare»).
Nerone è la canzone che sovverte il mito: Roma inevitabilmente brucerà e le fiamme sublimeranno quell’amore così incomprensibile per tutti, meno che per i due protagonisti.
Quei «Se tu sei Roma/ io sono Nerone» risuoneranno tra le fiamme, promessa di un ritorno al passato e di un amore eterno tra i due, dichiaratamente «Anime fragili e cuori famelici».
«La scrittura di questa canzone è stata naturale e violenta, come una rivelazione. Partendo da quell’inevitabile malinconia di fondo (sentimento umano tra i più nobili), abbiamo affrontato la stesura del testo con parole che non risultassero né banali, né vuote. La metafora che sorregge tutta l’impalcatura ci è sembrato da subito il modo più vero ed immediato per arrivare al nostro fine: parlare di un amore umano, pieno di difetti e di complicanze, ma che ispira ad essere eterno, come Roma e Nerone, appunto, consegnati al mito ed indissolubilmente legati l’una all’altro. La dimensione mitica si scontra, poi, con immagini di vita quotidiana (il caffè che non viene mai come desideri, il punto Snai, Netflix e gli alcolici scadenti [… ]), per sottolineare la presenza di un amore non mitizzato, un amore che vorrebbe tendere all’eternità, ma che sa essere anche dannatamente umano e fragile.»
BIO
Era una fredda giornata di Dicembre del 2016.
Una coltre bianca ricopriva il manto erboso della Tenuta dei Ciclamini (il CET di Mogol).
Il tramonto, piano, lasciava spazio ad un tappeto di stelle, e, nell’aria, l’inconfondibile voce di Battisti in “7 e 40”, si dilatava leggera come fosse in filodiffusione.
Quelli che, qualche anno più tardi, sarebbero diventati i Leuna, si conobbero proprio in quella circostanza.
Dopo quel caso fortuito, Benedetta Pascali, cantante salentina, classe ‘95 e Donato Carmine Gioiosa, pianista lucano, trapiantato a Bologna, classe ‘94; decidono di fare musica insieme.
I due iniziano da subito a scrivere le prime canzoni e, dopo anni trascorsi a rincorrersi, nel 2020 nasce il progetto LEUNA come estensione delle loro personalità.
La loro musica, infatti, è il riflesso delle loro due anime: lunghe frequenze emotive all’interno di costruzioni sonore molteplici.
A testi estatici e sognanti, introspettivi e intimi - che hanno radici nel grande cantautorato italiano - si contrappongono sonorità energiche, ma al contempo raffinate - peculiari del pop internazionale più contemporaneo.
Le loro canzoni, raccontano le loro storie: narrano della vita di provincia, del mondo onirico; narrano della società che esalta la perfezione e deforma le aspettative, del tempo che passa con o senza il nostro consenso; narrano della distanza, ma anche una speranza di fondo, spesso immotivata, tipica di chi ha vent’anni.
Dopo il loro esordio nel mondo discografico da indipendenti, con Azkaban e Naftalina - i loro due primi singoli che riscontrano un buon successo su Spotify - nel 2021 si muovono in giro per il Sud Italia, calcando i più disparati palchi e prendendo parte a numerosi festival.
Il 2022 è un anno ricco di novità per i due musicisti. Escono i singoli Shanghai (Canzone di B.) e 2x1 che segnano il loro ingresso all’interno della scia bolognese, nuova residenza artistica dei due. In estate continua il loro tour nei Festival del Sud Italia.
Nel Settembre di quell’anno realizzano il primo episodio de “Il mio posto sicuro”, disponibile su YouTube: un progetto video molto ambizioso, che racconta, attraverso le loro canzoni (Lato A) e un’accurata selezione di cover (Lato B), - spogliate da ogni sovrastruttura - i vari luoghi della loro vita.
Nerone è il nuovo singolo del duo, in uscita il 20 ottobre 2023 su tutte le piattaforme digitali.
CREDITS
Testi e musiche: LEUNA (Donato Carmine Gioiosa, Benedetta Pascali)
PROD: De Relitti presso Officine Ardesia (Firenze)
Artwork: Davide Di Dio (Londra)
Rec, Mix e Master Chris Lapolla presso Electronic Town Studio (Tito, Potenza)
Foto: Angelo De Luca
Make up: Donatella De Luca
Stylist: Nia Milano (Roma)