DevInterface SRL - Web Agency Verona
DevInterface SRL - Web Agency Verona
Piedicavallo Festival: si conclude tra successo di pubblico e soddisfazione degli organizzatori l’edizione 2022.


PIEDICAVALLO - Rinnovamento nella continuità: è stata questa la formula vincente dell’edizione 2022 di Piedicavallo Festival, svoltasi nel mese di agosto con due sezioni (3-11 agosto “Fortepiano”18-21 agosto 2022 “Pietre”) nell’omonimo borgo dell’Alta Valle Cervo, parallelamente alla residenza artistica “Simbiosi” (1-21 agosto) e dopo il sold out dell’anteprima con il progetto di Max Casacci "Earthphonia" (22 luglio, Pino Torinese). 

Confermando da un lato l’attenzione di un pubblico ormai fidelizzato verso il consueto programma di musica classica “Fortepiano”, curato da Alessandro Commellato, nel 2022 Piedicavallo Festival si è aperto a sonorità avanguardistiche e sperimentali grazie alla nuova sezione “Pietre”, curata da Alessandro Gambo (TUM Torino - Jazz is Dead). Oltre 1.500 passaggi nel solo weekend tra il 18 e il 21 agosto - con presenze non solo da Milano e Torino, ma anche da Genova, Bologna, Firenze, dal Sud Italia e addirittura dall’estero (Spagna, Argentina, Romania) -, camping gremito da decine di tende, location a capienza piena per tutti i concerti, prenotazioni sempre al completo per gli appuntamenti collaterali, come ad esempio le sedute di suonoterapia: un bilancio assolutamente positivo per gli organizzatori,

«Se dovessi descrivere il festival con una parola questa sarebbe senza dubbio “sorpresa”. Abbiamo vissuto giorni di musica (e rumore), abbiamo condiviso momenti, opinioni, bicchieri e risate. Abbiamo camminato, piazzato tende, grigliato e ballato. Il comune denominatore di tutto questo però non è stata la musica, non è stato neanche il luogo in cui tutto questo è avvenuto: è stata la sorpresa.
La sorpresa di noi organizzatori nel vedere così tanto pubblico sin dal primo giorno di festival, grazie! La sorpresa di Raffaele nel constatare che in sala, tra il pubblico, si trovassero anche nonne e zie. La sorpresa della signora Rita di Piedicavallo nel vedere così tanti giovanissimi assorti ad ascoltare in templi e teatri. La sorpresa del piccolo Arturo davanti agli ingranaggi sonori di Pierre Bastien. La sorpresa negli occhi di Stefano Grasso al termine del suo impareggiabile concerto. La sorpresa degli amici che per la prima volta entravano in paese, piazzando le tende immersi tra il verde e le pietre, accompagnati ininterrottamente dal flusso continuo del torrente Cervo. Svegliarsi e trovare Will Guthrie che suona nel fiume, svegliarsi e trovare Will Guthrie che suona davanti ai lavandini nei bagni del campeggio. La sorpresa di ritrovarsi nel flusso di dj set sabbatici, concerti e performance immersive, colpi, ticchettii, materiale organico, bit digitali e linee di basso.

Stefano Grasso

Un doveroso ringraziamento e meritato applauso a Marta Morino ed Edoardo Fumagalli, giovani temerari che hanno scommesso in questa variazione di programma. Grazie, soprattutto da parte mia per avermi coinvolto in questo progetto. I preziosissimi volontari capitanati da Alessandra, Angelica, Virginia e Giulio, senza di loro questo non sarebbe potuto succedere. Il team di produzione formato da Angela e Andrea, solidissima squadra, sempre sorridente e felici di collaborare alla realizzazione del festival. Federico, il mago dei suoni, se avete ascoltato bene la musica è grazie a lui. La comunicazione, Angie, Amalia e anche Giorgia, perché se vi siete sentiti in obbligo di partecipare al festival è merito loro che hanno invaso social e giornali di Piemonte e Lombardia e anche della rivista The Wire. Credo e spero che ognuno di voi sia rimasto sorpreso almeno da un momento, da qualcosa o qualcuno che avete incontrato, sperimentato e vissuto in questi quattro giorni di festival, spero che ognuno di voi abbia detto “wow” almeno una volta, personalmente è stato il mio mantra ripetuto a ogni passo e nota. Ricordiamoci di sorprenderci per ogni piccola cosa con la stessa luce che il piccolo Arturo aveva negli occhi davanti a Pierre Bastien. Ne vale la pena».

Alessandro Gambo, direttore artistico Piedicavallo Festival 2022 - sezione “Pietre”

Dudù Kouate

«Non mi era mai capitato di suonare in quota: c'è sempre una prima volta.

Ogni concerto ha le sue criticità, e quello a Madonna della Neve aveva la sua croce e la sua delizia nella collocazione: quota 1500, al termine di un percorso non difficile, ma comunque ripido e faticoso, soprattutto per gambe abituate al massimo al ponte di Rialto.

Il pronao del piccolo tempio, nel quale si è suonato dopo la messa, è stata la cassa di risonanza che ha permesso alla voce della chitarra di non perdersi. La gente era assiepata là attorno, curiosa di sentire e di capire ciò che veniva suonato.

Ma il momento più bello è stato un inaspettato secondo tempo. In montagna, si sa, arrivano i temporali. E le alternative erano due: scendere in elicottero, oppure aspettare che il temporale passasse.

Il mio notorio coraggio ha preferito cautamente la seconda. Ed è stata la scelta forse meno comoda, ma sicuramente la più poetica. Riparati sotto alla chiesa, mentre, in quattro persone, vedevamo e sentivamo la pioggia, sono rimasto a suonare. Credo di avere sbagliato tante note, ma per una volta non me ne sono fatto troppo un cruccio. Abbiamo condiviso un momento irripetibile, abbiamo ascoltato i silenzi tra le note. Ci siamo sentiti piccoli. E tanto è bastato».


Leonardo de Marchi, musicista e musicologo di Piedicavallo Festival 2022 - sezione “Fortepiano”



«Terminato Piedicavallo Festival 2022, se ne conserva immediatamente un ricordo: un ricordo pieno di stupore.
Abbiamo vissuto un’armonia difficile da descrivere quanto è stata complessa da realizzare, la cui fortuna, prezioso riscontro di un’edizione in sperimentazione, si trova nelle parole di apprezzamento che artisti, staff, addetti ai lavori e pubblico ci hanno fatto ascoltare. 

“Fortepiano” ha visto nascere il consolidamento di un itinerario formatosi in trentuno anni di storia, portando concerti classici in luoghi meravigliosi e fuori dai canoni. La bellezza di vedere musicisti affermati accompagnare in ribalta giovani talenti è impagabile, l’aria che si respira è colma di un limpido sentimento di ospitalità. 

“Simbiosi”, la residenza artistica, ha incuriosito l’intera Valle del Cervo, che ha intuito il germe di un luogo dedicato alla produzione artistica, in cui le culture si mischiano e le visioni del mondo si moltiplicano.

“Pietre”. Da tutta Italia si sono mossi per capire cosa succedesse durante questa rassegna dedicata al patrimonio geologico della Valle Cervo; l’attenzione volta alla scoperta di suoni inusuali, le danze sinuose e i ritmi accattivanti hanno dato una forte motivazione per affrontare subito una nuova progettazione. La contentezza di essere qui, di incontrarsi nell’ascolto e immergersi nella realtà di un paese immerso nella natura, lontano dal caos cittadino.

Stupore è ciò che abbiamo provato quando, immersi nell’intimità di un festival volto all’artigianalità, ci siamo trovati con la pienezza di un’esperienza colma di verità».

 

Edoardo Fumagalli e Marta Morino, organizzatori di Piedicavallo Festival 2022

 

Contatti

[email protected]

www.piedicavallofestival.com

Facebook: https://www.facebook.com/PiedicavalloFestival

 

Instagram: https://www.instagram.com/piedicavallofestival/

 

Camping





blog comments powered by Disqus