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FABULA DISTANTE IL NUOVO EP DI MYRANOIR


Pubblicato su 30 dicembre 2013 da Francesco Lenzi Posted in Recensioni musicali di Francesco Lenzi, Webzine .

Fabula distante
MyraNoir è il nickname di Valentina Falcone, un’originale cantautrice dark di Busto Arsizio: ”Fabula distante” è il suo primo lavoro, un EP con 7 brani molto particolari, registrato in collaborazione con Giovanni ”Biluè” D’Iapico che partecipa alla produzione artistica, suonando e arrangiando.

“Fabula distante”
è uno spaccato molto riuscito sull’interiorità e fragilità umana ed una volta tanto la definizione ”alternativo” calza a pennello per un disco, e non è scelta a caso: l’atmosfera è volutamente minimale, straniante, onirica, virata in nero.

“Ali di cera”
apre il disco con campionamenti inquietanti e volutamente disturbanti; le liriche indagano sulla totale disillusione dell’Io, che si riflette nella società circostante (“Il sistema non lavora, il criterio che imprigiona. Indenni e sciolti non ascoltiamo più … allusioni, stordimenti, video scandalosi…Censura la realtà e correggila…Non so quel che voglio più non so chi sono”), mentre il sottofondo musicale è criptico e sperimentale, con un tocco di avanguardia oscura che tramuta l’atonalità in strani anfratti melodici scuri come la pece.

“Flashback”
continua su inquietanti sonorità dark, come una moderna visione new wave che si sposa perfettamente col testo, che è esplicitamente legato a ferite interiori narrate con fare personale (“Nitidi ricordi che bevo con del veleno/premi rec su quello che sento/Sospesa accarezzo il vento “), con improvvisi rallentamenti (il tappeto sonoro è una visione deformata e cupa della psichedelia,moderna e straniante).

“Le apparenze”
è un brano ancora più notturno e minimale, una riflessione sull’interiorità (“Una vergogna questo mutismo ermetico/Io che ho scelto in ogni modo di esserci/Accettando per prima, difetti che ora m’inalberano”) e sull’accettazione di sé stessi, ma con altre, molteplici chiavi di lettura. Affidata essenzialmente ad un pianoforte malinconico e ad una voce che scava nell’abisso della vertigine umana, è un trip esistenziale emozionale e tortuoso che rende appieno l’idea che vogliono trasmettere le parole.

“Nascosta”
è una canzone leggermente più accessibile e più melodica, dalle increspature quasi industrial in alcuni momenti, anche se le parole sono sempre amare (“Spiegami, illuminami, perché hai deciso di non vivere/Sei sulla strada verso il rimorso, in una posizione scomoda”); anche “squilibrio” segue questo sentiero sonoro, con la melodia in evidenza (e influenze eighties sullo sfondo)….la chiave è sempre quella di esorcizzare le negatività della propria esistenza (“Quanta misura al tuo rapporto… Senza equilibrio senza conforto..Sfida il buio uccidi il mostro…Abbatti il muro… vivi il tuo giorno”), parlandone senza limiti o tagli.

“Ely è leggera” tratta un argomento non facile come l’anoressia, senza filtri e senza banalità di sorta (“Ely,.. danzi.. sembri un cigno al margine del fango/Nel diario.. il divario… tradita nell’inganno rincorrere il miraggio.. “); l’orchestrazione di sfondo riflette l’idea di smarrimento e di vertigine del testo in un mix unico tra ambient,accenti drum & bass ed elettronica minimalista. (Del brano esiste anche un suggestivo videoclip in bianco e nero, così come è stato anche per”Nascosta”).

Chiude il disco ”Ti guardo tornare”, con i suoi disagi interiori solcati da riminiscenze psichedeliche e da sonorità inconsuete; l’atmosfera è più rarefatta e più pacata musicalmente, anche se le parole sono sempre cariche d’introspezione e di rabbia nell’affrontare ricordi dolorosi (“Tutto il tuo fare e disfare, ed il conto delle cure che non hai dato”).

Un disco davvero interessante, innovativo e anche coraggioso, che merita tutta la vostra attenzione: un viaggio lungo i meandri più oscuri della psiche umana per esorcizzare le proprie paure (e ferite) interiori con arrangiamenti arditi e riusciti, ed una vocalità originale, inedita….possiamo onestamente dire che niente in questo disco assomiglia ad altre cose già sentite, è la quintessenza del dark sound moderno, che non fa sconti a nessuno e anzi, segna il percorso per l’evoluzione del genere (anzi, forse si può parlare dell’inizio di un nuovo genere, quello di MyraNoir!).
Ottime premesse dunque che son sicuro verranno prossimamente ulteriormente sviluppate, con successo.

PS:il disco può essere ascoltato qua in streaming: http://open.spotify.com/album/7voRZXo9P01ZEPu4ZhqcYr




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