Demoni
I Rei Momo sono una delle poche band di GruppiEmergenti già ben inserite nel panorama musicale: maturi musicalmente e con un curriculum di tutto rispetto.
Giusto per dovere di cronaca, i ragazzi beneventini nascono prendendo in presto il nome da un album di Byrne dei Talking Heads. Dal 2009 e cominciano a crearsi la propria identità nel panorama indie/alternativo italiano, comparendo perfino insieme al defunto artista lucano Mango, in veste di gruppo spalla.
Da lì in poi, la loro carriera è stata solo in salita, passando perfino in radio nostrane del calibro di Radio 1.
Oggi però vorrei parlare del loro album d'esordio, Demoni, uscito nel 2012 e disponibile anche su Spotify: composto da dieci tracce, questo disco è decisamente la spinta perfetta per presentare questa band dal suono tanto normale quanto magnetico. Appartenenti al genere alternativo, esibiscono delle belle chitarre pulite e raffinate, elegantissima la voce del cantante e dei cori che lo accompagnano, spruzzatine di elettronica nei posti giusti, testi non banali e spesso molto struggenti ( con qualche parolina di inglese per aggiungere un po' di tocco esotico) et voilà: ecco la ricetta perfetta.
Insomma, sono veramente una bellissima band da ascoltare, soprattutto con questi colori spenti dell'autunno, e ricevere il loro calore emotivo tramite la loro musica.
Nonostante siano abbastanza invisibili sui social network, potete recuperarli su Spotify (compreso il loro ultimo album)
Incredibili, seguirò con maggiore attenzione.
Martina Di Berardino
Giusto per dovere di cronaca, i ragazzi beneventini nascono prendendo in presto il nome da un album di Byrne dei Talking Heads. Dal 2009 e cominciano a crearsi la propria identità nel panorama indie/alternativo italiano, comparendo perfino insieme al defunto artista lucano Mango, in veste di gruppo spalla.
Da lì in poi, la loro carriera è stata solo in salita, passando perfino in radio nostrane del calibro di Radio 1.
Oggi però vorrei parlare del loro album d'esordio, Demoni, uscito nel 2012 e disponibile anche su Spotify: composto da dieci tracce, questo disco è decisamente la spinta perfetta per presentare questa band dal suono tanto normale quanto magnetico. Appartenenti al genere alternativo, esibiscono delle belle chitarre pulite e raffinate, elegantissima la voce del cantante e dei cori che lo accompagnano, spruzzatine di elettronica nei posti giusti, testi non banali e spesso molto struggenti ( con qualche parolina di inglese per aggiungere un po' di tocco esotico) et voilà: ecco la ricetta perfetta.
Insomma, sono veramente una bellissima band da ascoltare, soprattutto con questi colori spenti dell'autunno, e ricevere il loro calore emotivo tramite la loro musica.
Nonostante siano abbastanza invisibili sui social network, potete recuperarli su Spotify (compreso il loro ultimo album)
Incredibili, seguirò con maggiore attenzione.
Martina Di Berardino
blog comments powered by Disqus