Concept EP

Dispiace quando i gruppi promettenti finiscono la loro strada prima del tempo. Questo sembra essere successo ai Sunday Socks, quartetto indie rock con base a Milano. Devoti a un sound puramente British, che ha nei Blur e negli Arctic Monkeys i suoi riferimenti principali, i Sunday Socks snocciolano senza soluzione di continuità cinque tracce che stupiscono da una parte per la qualità musicale e dall'altra per l'aderenza al genere.
“I wanna dance with you” è il brano che probabilmente li avrebbe portati alla ribalta in terra d'Albione, se i quattro fossero nati in un quartiere popolare di Londra. “Cuddles on a paper” potrebbe benissimo essere una canzone dei The Libertines, grazie ai begli intrecci di chitarre e il cantato posticcio alla Pete Doherty.
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Quando Concept inizia a risultare troppo patinato, easy listening, senza quella rabbia genuina che fa aguzzare le orecchie, arriva "Hybris" a farti cambiare idea, con un assolo esuberante e svogliato che fa da ciliegina sulla torta. In definitiva Concept è un ep che consiglio di ascoltare, magari mentre ci si beve una birra fresca con gli amici nel salotto di casa.
Una riflessione in calce alla recensione: i Sunday Socks, che si nutrono di un genere rock nato all'incirca all'inizio del 2000 e rimasto sulla cresta dell'onda per quasi dieci anni, hanno pubblicato l'ep nel 2015, quando l'indie era diventato ormai un'altra cosa. Non è assolutamente una colpa, credo sia invece qualcosa di fisiologico.
Per forza di cose in Italia siamo lenti a digerire le novità musicali che provengono da Stati Uniti e Inghilterra. Pensate solo che il primo gruppo italiano definito grunge che venne alla ribalta nel nostro paese furono i Verdena. Nel 1999. Il Grunge era morto da tempo nel resto del mondo.
Quella di assimilare con calma le novità sembra essere una caratteristica sia delle band che della maggioranza degli ascoltatori. Questo porta ad uno sfasamento temporale molto interessante che si riflette non solo nei gusti musicali ma anche nei costumi sociali di giovani e meno giovani.
Alessandro - Gruppi Emergenti
“I wanna dance with you” è il brano che probabilmente li avrebbe portati alla ribalta in terra d'Albione, se i quattro fossero nati in un quartiere popolare di Londra. “Cuddles on a paper” potrebbe benissimo essere una canzone dei The Libertines, grazie ai begli intrecci di chitarre e il cantato posticcio alla Pete Doherty.
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Quando Concept inizia a risultare troppo patinato, easy listening, senza quella rabbia genuina che fa aguzzare le orecchie, arriva "Hybris" a farti cambiare idea, con un assolo esuberante e svogliato che fa da ciliegina sulla torta. In definitiva Concept è un ep che consiglio di ascoltare, magari mentre ci si beve una birra fresca con gli amici nel salotto di casa.
Una riflessione in calce alla recensione: i Sunday Socks, che si nutrono di un genere rock nato all'incirca all'inizio del 2000 e rimasto sulla cresta dell'onda per quasi dieci anni, hanno pubblicato l'ep nel 2015, quando l'indie era diventato ormai un'altra cosa. Non è assolutamente una colpa, credo sia invece qualcosa di fisiologico.
Per forza di cose in Italia siamo lenti a digerire le novità musicali che provengono da Stati Uniti e Inghilterra. Pensate solo che il primo gruppo italiano definito grunge che venne alla ribalta nel nostro paese furono i Verdena. Nel 1999. Il Grunge era morto da tempo nel resto del mondo.
Quella di assimilare con calma le novità sembra essere una caratteristica sia delle band che della maggioranza degli ascoltatori. Questo porta ad uno sfasamento temporale molto interessante che si riflette non solo nei gusti musicali ma anche nei costumi sociali di giovani e meno giovani.
Alessandro - Gruppi Emergenti
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