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Trauma Forward


Descrizione

IL PROGETTO

 

Le prospettive di Trauma Forward si intrecciano dando vita a mondi metafisici ove è possibile per­cepire flebilmente le risposte a quesiti paradossa­li, sepolti negli abissi della coscienza.

Trauma Forward è un progetto artistico basato sulla commistione di musica progressive, filosofia ed arte visuale, nato nel 2012 dall’idea di Davide Lucioli e Jacopo Bucciantini. Alla band si sono ag­giunti, rispettivamente dal 2014 e dal 2015, Fran­cesco Zuppello e Francesco Presentini.

 

Il progetto, avvicinando sperimentalmente la mu­sica con la semantica, dà origine a brani – strut­turalmente ideati alla stregua di una speculazione filosofica – interpretabili su plurimi piani di inda­gine tra loro complementari.

Trauma Forward, infatti, può essere tradot­to come “intuizione in avanti”, poiché il termine trauma, di origine greca (τραῦμα), è partecipe di una marcata accezione onirica – tant’è che in te­desco, il vocabolo Traum significa “sogno”. In altre parole, il progetto può esser considerato come un’operazione di superamento dei limiti imposti canonicamente dalle discipline succitate.

 

SCARS

 

“Scars” è il primo album di Trauma Forward, com­posto da Jacopo Bucciantini (batteria, basso, voce) e Davide Lucioli (tastiere, synth e voce), nonché inciso e prodotto dagli stessi, con l’aiuto di Fran­cesco Zuppello (chitarra) e Michael De Palma (basso). Si tratta di un concept album che tenta di rispondere alla domanda «Che cosa è dato cono­scere di sé?» attraverso l’ineffabile viaggio di due manichini che si trovano ad esplorare un mondo posticcio e surreale a loro ancora sconosciuto.

 

Questo album trova nel dolore il leitmotiv della narrazione tutta, infatti, sia nella copertina dell’o­pera, sia all’interno dei dodici brani di cui si com­pone la track-list, numerosi sono i rimandi al pa­timento fisico e a quello psicologico in costante dialogo fra loro, individuati quali fattori cruciali per la conoscenza di sé, per lo sviluppo della pro­pria estetica e di idee particolari.

 

Il viaggio dei due manichini, fra labirinti ruggino­si, stazioni ferroviarie abbandonate, prati madidi di rugiada, aree industriali automatizzate e lande irreparabilmente inquinate, si conclude con un ulteriore quesito, giacché l’esperienza metafisica in questione non è sufficiente per trovare una ri­sposta definitiva all’interrogativo iniziale.

Pubblicato a fine dicembre 2016 per L.M. Euro­pean Music e distribuito da Lizard Records, a seguito di quasi cinque anni di lavoro, dei quali due in studio di registrazione, “Scars”, apprezzato dalla critica, si pone come primo caposaldo di una trilogia musicale a sfondo filo­sofico.

 

AESTHESYS

 

Il secondo concept-album di Trauma Forward, dal titolo “Aesthesys”, tenta di rispondere alla doman­da «Che cosa è dato conoscere del mondo ester­no?».

 

Il viaggio meditativo avviato con il primo album, si sposta all’interno di un altro piano, quello della realtà esterna, mediante una ulissiana – nel senso joyciano – passeggiata per una città misteriosa ed indifferente. “Il protagonista” si scontra con di­versi elementi del mondo nel quale è vissuto fino a quel giorno, ma che per la prima volta sembra riesca davvero a comprendere: alla fine del suo viaggio si troverà dinnanzi ad una sconcertante rivelazione che condurrà verso il terzo capitolo, “Febris”, che ruota attorno alla domanda «che cosa è dato conoscere di dio?».

Aesthesys è un incontro di più stili musicali – quali elettronica, progressive, ambient, world music e soundtrack – con la fotografia d’autore, la scultu­ra, la narrativa e, ancora una volta, la filosofia.

L’opera è partecipe, oltretutto, di innumerevo­li collaborazioni con artisti, artiste, musicisti e musiciste di grande talento quali Ciccio Li Causi, Fabio Zuffanti, Darmabams, Leon Seti, Leonardo Ricci e Francesco Lenzi, solo per citarne alcuni.



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