Pasto Crudo
The Jackals sono un power-trio milanese che suona un brillante rock alternative/progressive. Attivi dal 2003, dopo vari cambi di lineup e pubblicazioni di materiale autoprodotto, nel 2013 escono con il loro primo disco ufficiale dal titolo "Pasto Crudo"; si tratta di un album di potentissimo rock cantato in italiano, con evidenti sfumature alternative/progressive e testi che affondano le loro radici nella sfera cantautoriale.
“Pasto Crudo” è un viaggio di quindici tappe differenti all'interno del mondo degli sciacalli fatto di energia genuina, arcigna ed inarrestabile. I primi nove brani sono originali e gli altri sei sono cover di grandi classici della musica italiana, spogliati delle loro vesti classiche e abilmente rivestiti con le note dei THE JACKALS.
Qualche esempio della produzione del trio milanese può essere considerato il brano "VORREI NON DORMIRE MAI": il brano si apre con un bel solo di chitarra; sin da subito si percepisce l'approccio aggressivo e rabbioso sottolineato da un cantato a denti stretti con un piglio molto deciso e netto. È, inoltre, azzeccato e calzante il voler dare un'anima molto rock a un pezzo che si basa su fondamenta granitiche e su una struttura di assoli di chitarra ben delineata. Si può continuare con SCIROCCO, chiaro un esempio di equilibrio tra strumentalità (la prima parte è affidata a intrecci di assoli tecnicamente ineccepibili) e cantato (con un'attitudine dura che sa raccontare storie ricche di urti e speranze). Emerge la capacità tecnica notevole dei tre ragazzi che esprimono una grande potenza sonora. Questa potenza la ritroviamo anche in "PSICOLOGIA INVERSA" in un tripudio di riff di chitarra e una sezione ritmica che non sbaglia un colpo.
"PASTO CRUDO" è un intermezzo strumentale di poco meno di un minuto in cui è concentrato un po' tutto il mondo degli sciacalli: potenza, energia, tecnica, passione. "GUARDARE LE STELLE" è una canzone apparentemente avulsa dal rock e dal carattere rabbioso del rock della band milanese. In realtà, dopo una prima parte occupata da una chitarra arpeggiata sinuosa che avvolge il cantato, nella seconda parte c'è il ritorno prepotente del rock con la R maiuscola.
Passando invece alle sei cover bisogna sottolineare la bellezza di "UN GIUDICE" (F. De Andrè) che acquisisce gran vigore e una dinamica totalmente differente rispetto all'originale. Altra prova molto ben riuscita è la coverizzazione di "CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE" (F. Battiato): non è facile avvicinarsi a pezzi tanto celebri e produrre una versione personalizzata.
THE JACKALS sono riusciti a confezionare un disco pieno di rock potente che tiene stretti i nove pezzi inediti e le sei cover in un unico afflato gagliardo e riconoscibile dal fascino suggestivo.
antonio giovanditti
“Pasto Crudo” è un viaggio di quindici tappe differenti all'interno del mondo degli sciacalli fatto di energia genuina, arcigna ed inarrestabile. I primi nove brani sono originali e gli altri sei sono cover di grandi classici della musica italiana, spogliati delle loro vesti classiche e abilmente rivestiti con le note dei THE JACKALS.
Qualche esempio della produzione del trio milanese può essere considerato il brano "VORREI NON DORMIRE MAI": il brano si apre con un bel solo di chitarra; sin da subito si percepisce l'approccio aggressivo e rabbioso sottolineato da un cantato a denti stretti con un piglio molto deciso e netto. È, inoltre, azzeccato e calzante il voler dare un'anima molto rock a un pezzo che si basa su fondamenta granitiche e su una struttura di assoli di chitarra ben delineata. Si può continuare con SCIROCCO, chiaro un esempio di equilibrio tra strumentalità (la prima parte è affidata a intrecci di assoli tecnicamente ineccepibili) e cantato (con un'attitudine dura che sa raccontare storie ricche di urti e speranze). Emerge la capacità tecnica notevole dei tre ragazzi che esprimono una grande potenza sonora. Questa potenza la ritroviamo anche in "PSICOLOGIA INVERSA" in un tripudio di riff di chitarra e una sezione ritmica che non sbaglia un colpo.
"PASTO CRUDO" è un intermezzo strumentale di poco meno di un minuto in cui è concentrato un po' tutto il mondo degli sciacalli: potenza, energia, tecnica, passione. "GUARDARE LE STELLE" è una canzone apparentemente avulsa dal rock e dal carattere rabbioso del rock della band milanese. In realtà, dopo una prima parte occupata da una chitarra arpeggiata sinuosa che avvolge il cantato, nella seconda parte c'è il ritorno prepotente del rock con la R maiuscola.
Passando invece alle sei cover bisogna sottolineare la bellezza di "UN GIUDICE" (F. De Andrè) che acquisisce gran vigore e una dinamica totalmente differente rispetto all'originale. Altra prova molto ben riuscita è la coverizzazione di "CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE" (F. Battiato): non è facile avvicinarsi a pezzi tanto celebri e produrre una versione personalizzata.
THE JACKALS sono riusciti a confezionare un disco pieno di rock potente che tiene stretti i nove pezzi inediti e le sei cover in un unico afflato gagliardo e riconoscibile dal fascino suggestivo.
antonio giovanditti
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