Getting Twisted
Come sempre, ad inizio di ogni recensione, si fa un salto nella storia del gruppo: Virtual Time è un progetto nato nel 2010 da Filippo Lorenzo Mocellin (voce e chitarra acustica), Luca Gazzola (chitarre elettriche, theremin), Alessandro Meneghini (Batteria) e Marco Lucchini (basso) che dà voce ad una mescolanza di suoni dei tempi d'oro del rock/hard rock, ed è proprio a queste sonorità che si appoggiano i quattro ragazzi bassanesi.
Nel 2014, dopo un lungo tour lungo la Spagna che ha contribuito a rafforzare la chimica di questa band, programmano l'uscita del loro primo album, preceduto da tre tracce ascoltabili su Soundcloud: Getting Twisted (che abbiamo precedentemente recensito) è il singolo ufficiale, accompagnato da un video e uscito ufficialmente a marzo di quest'anno, I Feel Sad ed infine Silence's Wave.
Come detto prima, le sonorità riprendono molto gruppi dell'onda degli anni 70, con le chitarre belle ritmate, graffianti e coinvolgenti.
Facendo un piccolo escursus sulla voce, che mi ha impressionato non poco, noto una somiglianza a metà tra Cedric Bixler Zavala e Justin Hawkins, quindi un falsetto curatissimo e meravigliosamente intonato e amalgamato con il resto del corpo strumentale, soprattutto in I Feel Sad dove il cantante sfodera tutta la potenza vocale.
Decisamente un progetto da seguire, soprattutto per chi è amante (e un po' nostalgico) dei veri e vecchi tempi del rock.
Martina Di Berardino
Nel 2014, dopo un lungo tour lungo la Spagna che ha contribuito a rafforzare la chimica di questa band, programmano l'uscita del loro primo album, preceduto da tre tracce ascoltabili su Soundcloud: Getting Twisted (che abbiamo precedentemente recensito) è il singolo ufficiale, accompagnato da un video e uscito ufficialmente a marzo di quest'anno, I Feel Sad ed infine Silence's Wave.
Come detto prima, le sonorità riprendono molto gruppi dell'onda degli anni 70, con le chitarre belle ritmate, graffianti e coinvolgenti.
Facendo un piccolo escursus sulla voce, che mi ha impressionato non poco, noto una somiglianza a metà tra Cedric Bixler Zavala e Justin Hawkins, quindi un falsetto curatissimo e meravigliosamente intonato e amalgamato con il resto del corpo strumentale, soprattutto in I Feel Sad dove il cantante sfodera tutta la potenza vocale.
Decisamente un progetto da seguire, soprattutto per chi è amante (e un po' nostalgico) dei veri e vecchi tempi del rock.
Martina Di Berardino
blog comments powered by Disqus